ansia: come uscirne

COSA È, COME SI FORMA E PERSISTE L'ANSIA, COME CURARE IL DISTURBO D'ANSIA GENERALIZZATO

Come CURARE l'ansia

Chi soffre di ansia comincia a prendere precauzioni per proteggersi da quella sensazione che abbiamo descritto precedentemente (vedi come e perché si forma l’ansia). Si tratta di quelle che vengono definite “Tentate soluzioni” (ne abbiamo parlato  qui), le quali dovrebbero alleviare il problema, ma in realtà lo peggiorano sempre di più.
E’ così che l’ansia si manifesta insieme a pensieri ossessivi, comportamenti compulsivi, fobie specifiche di situazioni o luoghi, frustrazione, paura di malattie fisiche (ipocondria o patofobia), evitamento delle relazioni sociali, richiesta di aiuto ad altre persone anche quando non ce ne sarebbe bisogno, ecc.

Grazie alla Terapia Breve Strategica, la persona ansiosa viene guidata gradualmente e in tempi brevi a ridurre la sua ansia, fino a farla rientrare nei livelli normali, facendo in modo che si presenti solo in situazioni in cui essere un po’ ansiosi ha davvero senso.
Contemporaneamente si aiuta la persona a controllare, fino a farli sparire del tutto, i problemi individuali, sociali e familiari che si sono sviluppati come conseguenze o tentate soluzioni dell’ansia.

…Ma come se ne esce?

Per intervenire efficacemente sull’ansia, si deve agire sulla capacità di gestione della paura, della rabbia e del dolore sottostanti le reazioni d’ansia, ovvero l’idea è che solo se si modificano le percezioni di realtà del soggetto, si possono cambiare le sue reazioni e non viceversa!

I farmaci ansiolitici (o antidepressivi), tendono a ridurre le reazioni dell’ansia,  ma ridurre le reazioni non significa modificare le percezioni sottostanti: anzi in questo caso l’impossibilità di reagire che segue ad uno stato di sedazione farmacologica incrementa la sensazione d’incapacità di gestire tale emozione e la sfiducia nelle proprie risorse. Quindi in pratica i farmaci che dovrebbero aiutare a superare il problema in realtà lo sedano e ciò comporta che non solo la persona continua a mantenerlo, ma addirittura perde anche le conquiste che aveva fatto nel gestirlo.
Un po’ come la persona che ha il mal di denti. Può sedare il dolore con gli antidolorifici, ma la carie continuerà a crescere e ad aggravare il problema anche se la persona soffrirà di meno.

Non esiste una formula magica per guarire dell’ansia. Il terapeuta attraverso opportuna indagine e fidate tecniche e strumenti intervenire individuando quale tipo di  sensazione di base la scatena e come s’innesca. 

Un’adeguata terapia di tutti quelli che vengono classificati come “disturbi d’ansia” prevede la risoluzione del disturbo fobico, e quindi della percezione di paura, che avrà come effetto l’interruzione della reazione psicofisiologica dell’ansia. 

 

Il modello breve strategico è ad oggi considerato la “best practice” per il trattamento di fobie, ansia, panico. Vede il 95% dei casi risolti con una media di sole 7 sedute.

Francesco Beligni psicologo logo

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