PAURA DELLE MALATTIE

IPOCONDRIA E PATOFOBIA: COME RICONOSCERLE E COME AFRONTARLE

LA PAURA DELLE MALATTIE

A chiunque è capitato di essere essere preoccupato per la propria salute, questo a maggior ragione in quei momenti in cui si avvertono alterazioni fisiche o addirittura dolori. Solitamente prima di preoccuparsi ci concediamo un po’ di tempo dato che abbiamo imparato che spesso queste preoccupazioni si dissolvono spontaneamente.
La linea che separa la sana paura delle malattie dalla immotivata e ossessiva paura delle malattie é relativamente sottile. La prima é funzionale, è quella che ci preserva, che ci fa adottare delle condotte di vita sane e non a rischio. La seconda invece è quella che paradossalmente oltre a peggiorare la nostra qualità di vita (genera sofferenza, limita la sfera personale, familiare, lavorativa) compromette la nostra salute essendo fonte di ansia e stress.
E’ in questo secondo caso che le persone ritengono opportuno rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta, o meglio,  sarebbe più opportuno usare il termine “dovrebbero ritenere opportuno rivolgersi ad uno psicologo” dato che nonostante un terzo dei pazienti che si presentano dal medico di famiglia abbia sintomi fisici del tutto riconducibili ad ansia o altre somatizzazioni psicologiche solo in pochi casi arrivano a consultare uno psicologo specializzato. Questo ovviamente non solo comporta importanti conseguenze per il sistema sanitario nazionale, ma soprattutto per il medico che dovrà costantemente affrontare qualcosa che non riguarda il suo ambito di competenza specifico. 

IPOCONDRIA e PATOFOBIA

Ipocondria e patofobia altre ad essere tra i  disturbi maggiormente trattati in ambito della psicologia clinica sono anche in forte crescita ed evoluzione ai nostri tempi. Questo probabilmente perché si hanno a disposizione strumenti diagnostici sempre più precisi e conoscenze mediche sempre più approfondite e ciò favorisce la credenza (errata) di poter riuscire a controllare qualunque malattia. Oggi infatti chiunque abbia il terrore di essere malato ricorre in modo compulsivo ad esami diagnostici anche quando non necessari alla continua ricerca di rassicurazione con l’illusione di prevenire qualunque problema medico. In un primo momento la rassicurazione riduce l’ansia, ma andando avanti con la lettura vedremo quanto in realtà un comportamento del genere non possa che far aggravare la situazione, con ripercussioni a volte molto gravi nelle varie sfere della vita. 
Seppur simili, il funzionamento dell’ipocondriaco è differente da quello del patofobico:

Potremmo definire  IPOCONDRIA come quella  certezza, basata su alcune sintomatologie fisiologiche innocue o trascurabili ma percepite dalla persona come gravi,  di avere una o più malattie che in realtà non ci sono
Spesso ma non sempre, l’ipocondriaco non  si concentra su un solo problema fisico, questi variano a seconda dei vari segnali corporei che vengono percepiti in quel momento o periodo dalla persona, dai fatti o notizie che la suggestionano o dal vissuto personale. La loro paura quindi muta continuamente insieme alle possibili cause del loro problema. In un certo periodo potrebbe aver timore di un tumore allo stomaco a causa di una difficile digestione e in un altro momento un cancro celebrale auto diagnosticato da sintomi come emicrania. 
Cerca di approfondire ed indagare il problema perché la sensazione di controllo della potenziale malattia lo rassicura 
(Approfondisci IPOCONDRIA)

La PATOFOBIA indica generalmente la paura di poter contrarre una malattia specifica senza avere alcun ragionevole dubbio che possa accadere. Si tratta spesso di malattie improvvise, fulminanti (come un infarto o un ictus) ma talvolta anche su patologie con decorso più lento e prolungato, comunque fatali. Queste persone sono profondamente spaventate da ogni segnale corporeo percepito come anomalo perché probabile sintomo preoccupante di una morte imminente. La reazione naturale del patofobico è quella di cercare di allontanare dai propri pensieri la percezione di questo sintomo, ma fallisce perché più prova a non pensarci e più ci si ossessiona. 
Cerca di evitare il problema.

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“Quell'agente patogeno, mille volte più virulento di tutti i microbi, l'idea di essere malati" 
MARCEL PROUST

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